Soundtrack consigliata: Ska-J A Venesia xe 'rivà el Nadal
Natale. Nemico, amico, amante.
Sarà la tenerezza suscitata dalle decorazioni pacchiane a queste latitudini, sarà che lo vedo come un’opportunità - socialmente accettabile - per abbandonarmi a festeggiamenti pantagruelici, ma quasi quasi il Natale comincia a starmi simpatico.
Lo dico con la leggerezza dell’italiano fuori sede, che può trincerarsi dietro decine di motivazioni e contromotivazioni per non far ritorno in patria e unirsi all’orda parentale pronta a gozzovigliare a suon di “quando ti laurei? quando ti sposi? quando ci fai un nipotino? quanti capelli bianchi hai, perchè non li tingi? hai messo su qualche chilo? hai perso qualche chilo? nel dubbio, mangia!”.
E così anche quest’anno noi furbacchioni oltreconfine ce la scampiamo, con quell’obliqua certezza che, malgrado la lontananza, il canovaccio comprato in Corsica dalla zia Lella durante l’estate del 1972* prima o poi ci raggiungerà - ovunque ci troviamo - stipato nel mega pacco “da su” o “da giù” che ci ricorda che l’amore della nostra famiglia è più grande dei prezzi di spedizione.