Ciao, stai per leggere il nuovo post dei Quadernetti per la rubrica Travelgram. Fotografie, aneddoti, racconti di viaggio. Lungi da una vita instagrammabile all'ombra delle palme ma con la grazia di chi sa che dietro il romanticismo delle cartoline c’è sempre un’implicita, scomoda, dichiarazione: noi qui, voi lì, noi sì, voi no.
Questa rubrica si basa sulla certezza che dietro la patina brillante delle cartoline c’è sempre qualcosa di taciuto, o meglio, qualcosa che abbiamo imparato a nostre spese e che ci secca mostrare, chi per pudore, chi per non sporcare l’immagine coraggiosa di sè, chi per non passare da fesso. Il sottotitolo “Dal taccuino di una mezza cartuccia” la dice lunga. La traccia nascosta nel testo sarà sempre una e una soltanto: se ce l’ho fatta io, ce la può fare chiunque.
I prossimi Quadernetti estivi saranno un diario di bordo in quattro puntate dedicato a una delle avventure più incredibili degli ultimi tempi: West Highland Way, la Scozia percorsa a piedi da Glasgow a Fort William attraverso le Highlands. Otto giorni e centosessanta chilometri di meraviglia, fatica e poesia.
Tre cose (quasi) essenziali da sapere prima di andare in Scozia:
lo scozzese è il bergamasco del Regno Unito: si assomigliano sia per la fonetica particolarmente stretta che per cantilena. Ascoltando uno scozzese parlare penderete dalle sue labbra in attesa che sfoderi un sonoro “pota!”;
la cucina è tanto grassa quanto prelibata; se vi accingete a fare la West Highland Way e vi illudete di tornare col fisico tornito e qualche chilo in meno, scordatevelo! Gli immancabili haggis neeps and tatties - piatto forte locale - saranno vostra consolazione e sciagura;
cornamusa e kilt sono, senza dubbio, l’immaginario scozzese per eccellenza, ma i veri protagonisti del folklore sono le distillerie di whisky.
West Highland Way, tra Highlands e magia
Un’introduzione
La West Highland Way è stata la prima grande avventura dopo sei mesi di lockdown, è quindi ben immaginabile il livello di entusiasmo all’idea di essere finalmente liberi di camminare ovunque, senza eccessive restrizioni. Ed ecco il primo passo falso: l’entusiasmo; di quanto io ne abbondi prima di ogni partenza, non c’è lingua in cui riesca a dirlo. Il problema è che tutto mi appare eccezionale e fattibile - dal divano di casa -, e di conseguenza dimentico di fare i conti con un paio di gambe eternamente impreparate. La storia mi insegna che dalla storia non solo non ho mai finito di imparare, ma che alla fine non imparo mai niente. Ammetto però che, per quanto io fatichi il doppio degli altri cristiani, dopo il traguardo rimane solo la certezza di aver partecipato a un’impresa epica. Di quei malumori che mi trascino a braccetto durante il tragitto, assieme agli sbuffi e ai vari “io adesso chiamo un taxi”, non rimane che una traccia vaga e trascurabile.
Info utili
Tappe
Giorno 1 | Da Milngavie a Drymen
19 km; 5.30 ore
Livello di difficoltà [espresso in generi musicali] : Rap Metal Messicano
Giorno 2 | Da Drymen to Rowardennan
22.5 km; 8 ore
Livello di difficoltà [espresso in generi musicali] : Groove Metal
Giorno 3 | From Rowardennan to Inverarnan
22.5 km; 8.5 ore
Livello di difficoltà [espresso in generi musicali] : Grindcore
Giorno 4 | Da Inverarnan to Tyndrum
19.5 km; 19 min (in bus)
Livello di difficoltà [espresso in generi musicali] : Rocksteady
Giorno 5 | Da Tyndrum to Inveroran
14.5 km; 4.5 ore
Livello di difficoltà [espresso in generi musicali] : Patchanka
Giorno 6 | Da Inveroran to Kingshouse
16 km; 4.5 ore
Livello di difficoltà [espresso in generi musicali] : Swing
Giorno 7 | Da Kingshouse to Kinlochleven
14.5 km; 4.5 ore
Livello di difficoltà [espresso in generi musicali] : Psychobilly
Giorno 8 | Da Kinlochleven a Fort William
24 km; 8 ore
Livello di difficoltà [espresso in generi musicali] : Goa Trance
| Durata |
Otto giorni nel nostro caso, ma può durare anche sei o dodici, o ventiquattro, dipende dal fisico. Il mio, ad esempio, al primo giorno era già bello che pronto per tornarsene a casa senza passare dal via.
| Vale la pena perchè |
Perchè quando ti ricapita di camminare in posti spettacolari, immersi nel nulla più verdeggiante, con la certezza di trovare (almeno) una distilleria di whisky anche nella più sperduta delle località?
| Quando andare |
Tra primavera ed estate, consiglio, perchè le giornate sono molto lunghe e il terreno è migliore. Unica pecca: in piena estate si incorre certamente nel faccia a faccia con le temibili midges, zanzare della grandezza di un granello di sabbia ma rabbiose come iene.
| Difficoltà |
Da media a impegnativa, soprattutto se si considerano i primi giorni, in cui si costeggia il lago Loch Lomond dove, di fatto, il sentiero è un’eterna arrampicata tra massi e alberi.
| Materiali utili per preparare un buon viaggio |
Sito ufficiale qui.
| Un consiglio spassionato |
Affidate lo zaino più grande e pesante a una delle tante compagnie di Baggage Transfer, che si incarica di raccoglierli ogni mattina nel villaggio in cui passate la notte, e ve li fa trovare nel villaggio di approdo della notte seguente. Con voi tenete uno zaino con una grossa riserva di acqua, un pò di cibo, una mappa e il necessario per il trekking giornaliero, ma non sobbarcatevi di pesi inutili e godetevi quei paesaggi memorabili.
Il prossimo numero della saga di West Highland Way uscirà venerdì 7 giugno.
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Diari
18 Marzo 2020 - Una pandemia in corso e una “quasi” laurea
Ricordo come fosse ieri il momento in cui la Martina di più di dieci anni fa, alla fine delle superiori, si è trovata davanti a una domanda simile: e adesso, che faccio?
Ricordo il pavimento della mia stanza in via Romano, imbrattato di fogli su cui avevo scritto uno schema che suonava più o meno così:
Chi sono?
Chi sono stata?
Chi voglio essere?
Dazebao
Gentifricazione fa rima con (completa lo spazio) | Barber Shops e deliri vari
Sbrigati ad andare dal macellaio prima che diventi una birreria artigianale.
Se apre il primo negozio per accessori da barbiere, non si torna più indietro.
Il passaggio da casa popolare a loft su Airbnb è un attimo.
Tascabile
Madame Bovary c’est moi | Le bimbe di Flaubert
Prendete una scena cult di Madame Bovary e poi guardatela prima da dentro la testa dell’inquieta signora Bovary, e poi da quella del farmacista megalomane, monsieur Homais. Ne escono due racconti completamente diversi, che mi sono divertita a scrivere tra i banchi di Itaca Colonia Creativa.
Notizie da un’isoletta
Ragazzi di campagna | Duck race, pecore alla riscossa e capre ribelli
Quando mi hanno detto che ci sarebbe stata una corsa di anatre al villaggio di Braybrooke, ho pensato: “questa è talmente assurda che non me la voglio perdere”; quando ho scoperto che sarebbe stata una gara sì di anatre, ma di quelle in plastica gialla, ho pensato “questa è quel tipo di follia che merita di essere vista e documentata!”.
Santerìa Letteraria
Il figlio di Bakunin | di Sergio Atzeni
«Perché ha rischiato la vita? Per una cazzata, per un sorriso.
Quello è stato il nostro antifascismo, eravamo troppo deboli, troppo pochi per poter pensare di fare di più.»
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