Ciao stai per leggere il nuovo post dei Quadernetti per la rubrica Santería Letteraria. Culto e venerazione dei libri in ogni loro forma e dimensione.
Qui si addensano recensioni, consigli e citazioni.
Alda Merini ● Vita e miracoli
I suoi versi portano con sé immagini erotiche, sacre e dissacranti di una vita, la sua, trascorsa tra Milano e il manicomio.
Le sue lotte con la malattia mentale sono iniziate tra la fine degli anni '40 e l'inizio degli anni '50 e la sua vita è stata descritta come un'alternanza di momenti di grande felicità e di profondo dolore. La cosa che le faceva più male, più della malattia stessa, era quando la gente la chiamava pazza. «Molti hanno dato un nome al mio modo di vivere», scrive seccamente la Merini in una poesia del 1985, «e io ero solo un'isterica».
Ad Alda Merini è dedicato questo piccolo spazio virtuale domenicale a base di integratori letterari.
Di seguito, un passo tratto da Dio arriverà all'alba:
Prima di entrarci da ricoverata
ero stata in manicomio
a trovare con altri parenti una lontana zia,
una volta s'era matti sempre,
anche se oggi si dice "malati di Alzheimer".
Mentre i miei parenti procedevano sicuri,
per me era la prima lì e mi fermai
qualche secondo all'ingresso,
vicino al giardino.
Fu nel giardino di un manicomio
che incontrai una giovane dal volto pallido,
bella e piena di stupore.
Mi sedetti accanto a lei sulla panca,
e chiesi: "Perché sei qui?".
Lei mi fissò con uno sguardo di meraviglia,
e disse: " È una domanda indiscreta,
ma risponderò lo stesso.
Mio padre voleva fare di me
una perfetta copia di se stesso;
e così anche mio zio.
Mia madre voleva che fossi l'immagine
di sua madre o di mia sorella.
Mio fratello elevava di continuo
la moglie "sottomessa e domestica" invitandomi a seguirne l'esempio.
E anche i miei insegnanti, il dottore in filosofia,
il maestro di musica e il professore di logica erano tutti ben decisi:
ognuno di loro altro non voleva
se non che io fossi
il riflesso del suo volto in uno specchio.
Per questo sono venuta qui.
Trovo che sia più sano, qui.
Qui posso essere me stessa, almeno."
Poi si volse di scatto verso di me e disse:
"Dimmi, anche tu ti trovi in questo posto
per ragioni attinenti all'educazione
e ai buoni consigli?"
E io risposi: "No, sono qui solo in visita."
E lei: "Ah, sei una di quelle che vivono
nel manicomio, di là
dall'altra parte del muro."
Vi invito a scoprire di più sulla vita, la storia e la poetica di Alda Merini nel libro: Indagine su Alda Merini: non fu mai una donna addomesticabile di Margherita Caravello.
Trama:
“Più bella della poesia è stata la mia vita”, diceva Alda Merini, ed è proprio dalla sua esperienza biografica che il libro prende le mosse e ci accompagna attraverso l'esperienza del dolore e il suo superamento, la dimensione mistica e carnale, gli amori intellettuali e burrascosi, i conflitti e le pacificazioni col proprio tempo. L'autrice, Margherita Caravello, ci accompagna nell'indagine intima e pubblica di una donna che è diventata icona della femminilità più complessa e preziosa: dalle privazioni della guerra alla condizione manicomiale, dal ruolo di moglie e madre nella società patriarcale alla fatica di affermarsi come intellettuale in un tempo (non ancora esaurito) che fonda sul pregiudizio del normale le sue valutazioni di merito. Affronta il ruolo, nell'esperienza meriniana, della psicologia e della fede, ma soprattutto in questo libro si parla d'amore: che tutto può e che fa da motore ad ogni passo, soprattutto a quelli su strade nuove. Nell'era vorace dei social media, Alda Merini è ancora la poetessa più letta e più condivisa, per questo, riferisce l'autrice Margherita Caravello: «Mi piace immaginarla come faro di nuove consapevolezze, esempio e strumento di un rinnovamento necessario che restituisca al lettore quella capacità specifica della nostra specie di essere umani e di guardare al mondo con poesia.»
Book Club ● Letture estive
The Literary Banana Peel Pie Society è il Book Club Non Convenzionale dei Quadernetti; non ha scadenze e non è vincolato a riunioni a cadenza mensile. Tuttavia, su consiglio di alcune lettrici e lettori, da questo mese partiamo con dei consigli letterari a cui seguirà una lettura simultanea.
Vuoi che le tue vacanze estive siano scandite dalla lettura di un buon testo ma fatichi a trovare quello giusto? Te ne proponiamo tre, sta a te decidere quale. Se avrai voglia, ci scambieremo delle opinioni a fine lettura, tramite la cartella di condivisione creata per gli iscritti.
Ecco i libri proposti dal The Literary Banana Peel Pie Society:
Atti di sottomissione - di Megan Nolan - NN Editore;
Citazione:
«Ciaran non è stato solo il primo bell’uomo con cui sono andata a letto, o il primo per cui ho provato sentimenti ossessivi: è stato il primo che ho venerato.»Stiamo abbastanza bene - di Francesco Spiedo - Fandango Libri;
Citazione:
«Gli stronzi puzzano delle sigarette che abbiamo fumato per dimenticare tutto il male che ci hanno fatto.»
Un raggio di oscurità - di Margiad Evans - Magog
Citazione:
«La vita era la mia sala d’attesa.»
Allora, ti va di unirti al Club?
Scrivi a bookclub@quadernetti.it.
A partire da domani gli iscritti riceveranno una mail con maggiori info sui testi in lettura e con l’accesso alla cartella condivisa con i materiali raccolti nel mese di luglio [c’è stato un leggero slittamento nei programmi per permettere a tutti/e di dare il proprio contributo].
Buone letture.
Che l’estate vi sia lieve!
Integratori letterari ● Santifica le piante
Nell’ultimo numero dei Quadernetti ho pubblicato un racconto a me tanto caro - Santifica le piante -, scritto tra i banchi di Gymnasion di Itaca Colonia Creativa.
Lo puoi leggere qui. Spero ti piaccia!
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